Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 36740 del 12 ottobre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:36740PEN

Massima

Generata da Simpliciter
La sospensione condizionale della pena può essere concessa non più di due volte, sicché la concessione di tale beneficio per la terza volta risulta illegittima in quanto effettuata in violazione di legge. Il principio di diritto evincibile dall'art. 164 c.p. stabilisce che la sospensione condizionale della pena non può essere disposta più di due volte nei confronti dello stesso soggetto, in quanto tale beneficio ha carattere eccezionale e deroga al principio generale dell'esecuzione della pena detentiva. Pertanto, la reiterata concessione della sospensione condizionale della pena, oltre il limite legale di due volte, integra una violazione di legge che comporta l'annullamento senza rinvio della relativa statuizione. Tale principio si fonda sulla ratio di evitare che il reo, attraverso la reiterata applicazione del beneficio, possa sottrarsi definitivamente all'esecuzione della pena detentiva, vanificando così le finalità rieducative e special-preventive della sanzione penale. Inoltre, la limitazione del numero di volte in cui può essere concessa la sospensione condizionale della pena mira a garantire il rispetto del principio di uguaglianza e di proporzionalità della pena, evitando disparità di trattamento tra i condannati e assicurando che la sanzione sia commisurata alla gravità del fatto e alla capacità a delinquere del reo. In tal modo, si realizza un giusto bilanciamento tra l'esigenza di clemenza e quella di prevenzione generale e speciale, in ossequio ai principi costituzionali che informano l'intero sistema penale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. SERPICO Francesco - rel. Consigliere

Dott. FAZIO ((omissis)) - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI CATANIA;

nei confronti di:

1) QU. SA. N. IL (OMESSO) C/;

avverso la sentenza n. 763/2006 TRIBUNALE di SIRACUSA, del 05/12/2008;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 29/09/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. FRANCESCO SERPICO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. E. DELEHAYE che ha concl…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.