Cassazione penale Sez. II sentenza n. 23785 del 14 giugno 2011

ECLI:IT:CASS:2011:23785PEN

Massima

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Il pubblico dipendente che, fraudolentemente, faccia figurare come autorizzati i propri allontanamenti dal servizio, quando invece siano arbitrari e non giustificati, integra il reato di truffa ai danni dell'amministrazione di appartenenza, a prescindere dalla conoscenza o meno da parte del superiore gerarchico della mancanza di autorizzazione all'allontanamento, in quanto è l'amministrazione stessa, attraverso i soggetti deputati al controllo ex post delle presenze e alla liquidazione dei compensi, che viene indotta in errore dalla condotta fraudolenta del dipendente. Pertanto, la falsa attestazione della presenza in ufficio, realizzata mediante la timbratura del cartellino o della scheda magnetica per periodi di assenza arbitrari e non autorizzati, costituisce condotta fraudolenta idonea a integrare il reato di truffa, qualora gli allontanamenti dal servizio siano da considerare economicamente apprezzabili per l'amministrazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASUCCI Giuliano - Presidente

Dott. GENTILE Domenico - Consigliere

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - rel. Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PMT PRESSO TRIBUNALE DI CAMPOBASSO;

nei confronti di:

1) PE. GI. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 1726/2008 GIUDICE UDIENZA PRELIMINARE di CAMPOBASSO, del 21/09/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALBERTO MACCHIA;

lette/sentite le conclusioni del PG Dott. Stabile Carmine, che ha chiesto il rigetto del ricorso.

OSSERVA

Con sentenza del 21 settembre 2010, il Giudice per…

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