Cassazione penale Sez. V sentenza n. 8645 del 27 febbraio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:8645PEN

Massima

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Il diritto di critica politica, pur consentendo l'utilizzo di un linguaggio più incisivo rispetto ai normali rapporti interpersonali, incontra comunque il limite della continenza, che è superato quando l'informazione, pur obiettivamente veritiera, si risolva in un attacco gratuito alla reputazione personale e privata della persona offesa, attraverso l'impiego di espressioni che attribuiscano a quest'ultima stigmi di spiccata capacità delinquenziale, esercitata anche con mezzi che non rifuggono dall'uso della violenza e dell'intimidazione, e finalizzata a un arricchimento personale illegittimo. In tali casi, il rispetto del canone della continenza avrebbe richiesto l'uso di espressioni formalmente più contenute e sorvegliate, senza trascendere in attacchi puramente aggressivi della reputazione altrui, anche quando l'intervento sia mosso da un interesse pubblico e si collochi nell'ambito di una lotta politica.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. COLONNESE Andrea - Consigliere

Dott. FERRUA Giuliana - Consigliere

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) ZE. FR. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 29/03/2006 CORTE APPELLO di VENEZIA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. COLONNESE ANDREA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. VIGLIETTA Gianfranco che ha concluso per il rigetto del ricorso.

OSSERVA

La Corte d'appello di Venezia con sentenza 29.3.2006, in riforma della de…

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