Il professionista, nell'esercizio della propria attività, è tenuto a svolgere la prestazione con la diligenza qualificata richiesta dalla natura dell'incarico, rappresentando al cliente tutte le questioni di fatto e di diritto rilevanti, fornendo adeguata informazione e dissuadendolo dall'intraprendere o proseguire un giudizio dall'esito probabilmente sfavorevole. In caso di omessa o negligente esecuzione del mandato, il professionista risponde nei confronti del cliente solo se quest'ultimo provi l'esistenza del danno, il nesso di causalità tra la condotta del professionista e il pregiudizio subito, nonché la probabilità di un esito favorevole della causa omessa o negligentemente seguita. Il mancato conferimento di una procura alle liti scritta per l'impugnazione di un licenziamento collettivo entro i termini di legge, nonostante le rassicurazioni del professionista, non comporta automaticamente la responsabilità di quest'ultimo, ove il cliente non dimostri la probabilità di un esito positivo della causa omessa. Inoltre, il professionista ha diritto al compenso per l'attività svolta in relazione a un diverso incarico conferito dal cliente, anche in assenza di un risultato favorevole.