Tribunale Amministrativo Regionale Friuli Venezia Giulia - Trieste sentenza breve n. 501 del 2014

ECLI:IT:TARFVG:2014:501SENB

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto dall'Unione Coordinativa Borgate Carsiche, dal Consorzio Boschivo di Padriciano, dalla Cooperativa Agricola Forestale Sereco e dalla Tecnofactoring Srl avverso il Verbale della deliberazione n. 70 del Comune di Trieste, che disponeva la sottoposizione a salvaguardia di alcune aree incluse nelle zone omogenee della Variante 66 al Piano Regolatore vigente, ha rilevato che le parti ricorrenti hanno depositato rinuncia al ricorso, accettata anche dal Comune resistente. Di conseguenza, il Tribunale ha dichiarato il ricorso improcedibile per rinuncia, compensando le spese di giudizio tra le parti. La massima che si può trarre da tale pronuncia è la seguente: Il ricorso giurisdizionale può essere dichiarato improcedibile qualora le parti, di comune accordo, depositino rinuncia al ricorso stesso, con conseguente compensazione delle spese di giudizio. Tale soluzione consente di definire la controversia in modo consensuale, senza necessità di una pronuncia di merito da parte del giudice amministrativo. Il principio di diritto affermato è che la rinuncia al ricorso, accettata dalla controparte, determina l'improcedibilità della domanda giudiziale, con compensazione delle spese di lite tra le parti. Ciò consente di definire la controversia in modo consensuale, senza l'adozione di una pronuncia di merito da parte del giudice amministrativo. Tale massima esprime il principio per cui la rinuncia al ricorso, condivisa dalle parti, comporta la declaratoria di improcedibilità della domanda giudiziale, con conseguente compensazione delle spese di giudizio. Questa soluzione consente di definire la controversia in modo consensuale, senza la necessità di una pronuncia di merito da parte del giudice amministrativo, privilegiando l'autonomia e la volontà delle parti nella risoluzione della lite. La massima giuridica sintetizza il principio per cui la rinuncia al ricorso, accettata dalla controparte, determina l'improcedibilità della domanda giudiziale, con compensazione delle spese di lite tra le parti. Ciò permette di definire la controversia in modo consensuale, senza l'adozione di una pronuncia di merito da parte del giudice amministrativo, valorizzando l'autonomia e la volontà delle parti nella risoluzione della controversia. Il Tribunale Amministrativo Regionale, nel dichiarare improcedibile il ricorso per rinuncia delle parti, ha affermato il principio per cui la rinuncia al ricorso, condivisa dalle parti, comporta l'improcedibilità della domanda giudiziale, con conseguente compensazione delle spese di giudizio. Questa soluzione consente di definire la controversia in modo consensuale, senza la necessità di una pronuncia di merito da parte del giudice amministrativo, privilegiando l'autonomia e la volontà delle parti nella risoluzione della lite.

Sentenza completa

N. 00314/2012
REG.RIC.

N. 00501/2014 REG.PROV.COLL.

N. 00314/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il ((omissis))

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 74 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 314 del 2012, proposto da:
Unione Coordinativa Borgate Carsiche - Koordinacijsko Zdruzenje Kraskih Vasi, Consorzio Boschivo di Padriciano Soc.Coop.Agricola - Gozdna Zadruga V Padricah, Cooperativa Agricola Forestale Sereco Soc. Coop., Tecnofactoring Srl, rappresentati e difesi dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) Avv. in Trieste, via Xxx Ottobre 19;

contro

Comune di Trieste, rappresentato e difeso per legge dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), Maritza Filipuzzi, ((omissis)), domiciliata in Trieste, via del ((omissis)) 7; …

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