Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 44703 del 2 dicembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:44703PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, abusando della propria qualità o dei propri poteri, induce un soggetto a dare o promettere indebitamente utilità, integra il reato di induzione indebita a dare o promettere utilità di cui all'art. 319-quater c.p., anche qualora la sollecitazione sia stata "sfumata e indiretta", purché idonea a comprimere fortemente la libertà di autodeterminazione del destinatario. Ciò in quanto l'intensità della pressione prevaricatrice deve essere valutata con giudizio ex ante, in relazione agli effetti che è in grado di spiegare sulla psiche del soggetto passivo, a prescindere dall'effettiva conclusione del contratto o dall'ottenimento dell'utilità indebita. Inoltre, la mancata esplicita prospettazione di un vantaggio processuale o di una conseguenza sfavorevole non esclude la rilevanza penale della condotta, atteso che l'indebito vantaggio era comunque immediatamente riconoscibile in ragione della posizione di indagato del soggetto destinatario della sollecitazione. Infine, il fatto che il contratto concluso in esito alla sollecitazione abbia costituito la naturale conclusione di trattative precedenti non esclude la natura indebita della pretesa avanzata dal pubblico ufficiale, ove sia accertato che il soggetto passivo si sia determinato ad accettarla solo in ragione dell'abusiva pressione esercitata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIDELBO Giorgio - Presidente

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA Benedett - Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

Dott. D'ARCANGELO F. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Procuratore generale presso la Corte di appello di Milano;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato ad (OMISSIS);
(OMISSIS), nato ad (OMISSIS);
avverso la sentenza del 5/11/2020 della Corte d'appello di Milano;
visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;
sentita la relazione svolta dal consigliere Fabrizio D'Arcangelo;
udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Orsi L…

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