Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 34926 del 22 agosto 2003

ECLI:IT:CASS:2003:34926PEN

Massima

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L'offerta di sostanza stupefacente, anche se non accompagnata dalla immediata disponibilità della droga da parte dell'agente, integra il reato di cui all'art. 73 del D.P.R. n. 309/1990, purché tale offerta sia concretamente realizzabile e non priva di serietà, essendo sufficiente la "concreta capacità" dell'agente di procurare lo stupefacente. Ai fini della valutazione della pericolosità sociale dell'indagato, il giudice può legittimamente considerare, oltre alla condotta tenuta in occasione del reato, anche il suo comportamento processuale, come la negazione di fatti certi ed evidenti, nonché eventuali precedenti penali, anche se non specifici, in relazione alla giovane età dell'indagato, senza che ciò comporti vizi di logicità della motivazione, purché il giudice dia conto in modo congruo e logico degli elementi presi in considerazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. D'URSO Giovanni - Presidente

Dott. BRUSCO ((omissis)) - Consigliere

Dott. FEDERICO Giovanni - Consigliere

Dott. VISCONTI Sergio - Consigliere

Dott. GALBIATI Ruggero - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso ORDINANZA del 13/02/2003 TRIB. LIBERTA' di GENOVA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere VISCONTI SERGIO;

lette le conclusioni del P.G. Dr. ((omissis)), che ha chiesto di dichiarare l'inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA

Con ordinanza in data 13.2.2003 il Tribunale di Genova, in funzione di giudice del riesame ha confermato l'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del T…

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