Cassazione penale Sez. V sentenza n. 1522 del 14 gennaio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:1522PEN

Massima

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Il reato di atti persecutori (stalking) si configura quando la condotta reiterata dell'agente, pur non necessariamente caratterizzata da violenza fisica, cagiona nella vittima un grave e perdurante stato di ansia o di paura, tale da alterare in modo significativo le sue abitudini di vita. A tal fine, la prova dell'evento di danno può desumersi non solo dalle dichiarazioni della persona offesa, ma anche dal complesso degli elementi fattuali acquisiti, purché idonei a dimostrare l'incidenza negativa delle condotte persecutorie sulla sfera psicologica e relazionale della vittima. L'elemento soggettivo del reato è integrato dalla coscienza e volontà dell'agente di porre in essere una condotta reiterata e molesta, anche quando inizialmente mossa da sentimenti di affetto o dalla speranza di recuperare il rapporto. Pertanto, il reato di stalking sussiste quando l'imputato, con condotte reiterate di molestia e minaccia, cagiona nella vittima un grave e perdurante stato di ansia o di paura, tale da costringerla a modificare le proprie abitudini di vita, a prescindere dalla natura affettiva o meno del rapporto pregresso tra le parti e dalla finalità soggettiva dell'agente, essendo sufficiente la coscienza e volontà di porre in essere una condotta persecutoria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CATENA Rossella - Presidente

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

Dott. SESSA Renata - rel. Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 09/07/2019 della CORTE APPELLO di BOLOGNA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. RENATA SESSA;
udite il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. FILIPPI PAOLA ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso, con requisitoria scritta, trasmessa ai sensi del Decreto Legge n. 137 del 2020, articolo 23, comma 8.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 9 luglio 2…

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