Cassazione penale Sez. V sentenza n. 32007 del 4 luglio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:32007PEN

Massima

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Il reato di minaccia è un reato formale di pericolo, che si perfeziona con la semplice prospettazione di un male ingiusto, senza che sia necessario l'effettivo verificarsi di uno stato di intimidazione nella vittima. Ai fini dell'integrazione del reato, è sufficiente che la condotta dell'agente abbia l'attitudine a suscitare timore nel destinatario, essendo irrilevante l'indeterminatezza del male minacciato, purché questo sia ingiusto e possa essere dedotto dalla situazione contingente. La parte civile assume la qualità di parte nel processo sin dal momento della sua costituzione, senza necessità di un provvedimento ammissivo del giudice, fatta salva la possibilità di provvedere alla sua esclusione d'ufficio o su richiesta delle altre parti. Il danno non patrimoniale conseguente dal reato è liquidato dal giudice in via equitativa, sulla base di una motivazione che, pur sommaria, indichi le ragioni poste a fondamento della decisione. Il giudice di appello, nel richiamarsi alle chiare ragioni esposte negli atti del primo processo, assolve adeguatamente all'obbligo motivazionale, senza necessità di una nuova e autonoma motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. DE GREGORIO Eduardo - rel. Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 10/02/2016 del TRIBUNALE di ANCONA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 21/03/2017, la relazione svolta dal Consigliere Dr. EDUARDO DE GREGORIO;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dr. STEFANO TOCCI.
RITENUTO IN FATTO
Con la sentenza impugnata il Tribunale di Ancona, in funzione di Giudice d'Appello, ha parzialmente riformato la decisione di primo grado di condanna alla pe…

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