Cassazione penale Sez. V ordinanza n. 34530 del 20 luglio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:34530PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La custodia cautelare in carcere può essere disposta dal giudice competente solo in presenza di gravi indizi di colpevolezza e di esigenze cautelari, debitamente motivate. Il ricorso per cassazione avverso l'ordinanza cautelare è ammesso esclusivamente per violazione di legge, mentre i vizi della motivazione, come l'insufficienza, l'incompletezza o l'illogicità, sono deducibili solo attraverso l'appello. Inoltre, il rigetto dell'istanza di revoca della misura cautelare può essere impugnato unicamente con l'appello e non con il ricorso per cassazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMO Maurizio - Presidente

Dott. SABEONE Gerardo - rel. Consigliere

Dott. MORELLI Francesca - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 29/05/2018 del GIP TRIBUNALE di TORINO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. GERARDO SABEONE;
sentite le conclusioni del PG Dott. OLGA MIGNOLO;
Il PG, in applicazione del principio della conservazione degli atti, chiede che i ricorsi siano convertiti in appello.
udito il difensore:
L'avv. (OMISSIS), espone alla Corte le ragioni a sostegno della richiesta di accoglimento dl ricorso;
L'avv. (OMISSIS) insiste …

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