Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 19349 del 21 maggio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:19349PEN

Massima

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Il reato associativo di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309/1990, pur essendo caratterizzato dalla permanenza della condotta, può essere valutato ai fini della sussistenza delle esigenze cautelari anche con riferimento alla discontinuità e alla limitata durata temporale della partecipazione del singolo indagato, purché tale valutazione sia sorretta da una motivazione adeguata e non manifestamente illogica. Infatti, la partecipazione anche a livello non apicale all'associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti integra comunque un contributo causale all'operatività del sodalizio criminoso, ma tale circostanza non è di per sé sufficiente a giustificare automaticamente l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, dovendo il giudice valutare in concreto la sussistenza di un attuale e concreto pericolo di reiterazione del reato, tenendo conto di tutti gli elementi rilevanti, come il tempo trascorso dall'ultima condotta illecita, l'eventuale scioglimento dell'associazione, il ruolo marginale svolto dall'indagato, l'assenza di precedenti penali recenti e il suo comportamento successivo. Pertanto, il giudice può legittimamente escludere la sussistenza delle esigenze cautelari, anche in presenza di gravi indizi di colpevolezza, qualora ritenga che il pericolo di recidiva non sia concreto e attuale sulla base di una motivazione adeguata e non manifestamente illogica.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LATTANZI Giorgio - Presidente

Dott. MANNINO Saverio F. - Consigliere

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. MATERA Lina - rel. Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO TRIBUNALE DI CAGLIARI nei confronti di:

1) CA. MA. N. IL (OMESSO) C/;

avverso l'ordinanza n. 369/2009 TRIB. LIBERTA' di CAGLIARI, del 26/11/2009;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MATERA Lina;

sentite le conclusioni del PG Dott. RIELLO Luigi, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

FATTO

Con l'ordinanza indicata in epigrafe il Tribunale…

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