Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 2169 del 2022

ECLI:IT:TARMI:2022:2169SENT

Massima

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Il piano urbanistico comunale, nell'esercizio della propria discrezionalità, può destinare aree private a verde pubblico attraverso l'istituto della perequazione urbanistica, senza che ciò comporti l'apposizione di un vincolo espropriativo. La perequazione, infatti, mira a mitigare le disuguaglianze derivanti dalla pianificazione, attribuendo un identico indice edificatorio a tutte le aree omogenee, a prescindere dalla loro concreta destinazione, e consentendo ai proprietari delle aree destinate a servizi pubblici di ottenere un beneficio economico attraverso la cessione volontaria di tali aree o il trasferimento dei relativi diritti edificatori. Pertanto, la disciplina perequativa non è incompatibile con la prosecuzione di attività produttive già insediate sulle aree interessate, purché nel rispetto delle prescrizioni urbanistiche. Le scelte di pianificazione, inoltre, rientrano nella discrezionalità dell'amministrazione comunale, sindacabile solo in caso di manifesta irragionevolezza o travisamento dei fatti, senza che il giudice amministrativo possa sostituirsi alle valutazioni di merito compiute dall'ente locale. Infine, l'istituto della perequazione non comporta oneri finanziari a carico del Comune, essendo basato sulla cessione volontaria delle aree da parte dei privati.

Sentenza completa

Pubblicato il 03/10/2022

N. 02169/2022 REG.PROV.COLL.

N. 01120/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1120 del 2020, proposto da
Andrea Santambrogio, Danilo Domenico Santambrogio, rappresentati e difesi dagli avvocati Antonio Belvedere, Marco Celant, Matteo Peverati, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio fisico
ex
art. 25 c.p.a. presso lo studio dell’avv. Antonio Belvedere in Milano, piazza Eleonora Duse n. 3;

contro

Comune di Milano, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati Paola Cozzi, Antonello Mandarano, Alessandra Montagnani Amendolea, Anna Maria Pavin, Maria Lodovica Bognetti, Elena Maria Ferradini, co…

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