Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 30020 del 28 luglio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:30020PEN

Massima

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Il reato di turbata libertà degli incanti (art. 353 c.p.) richiede, ai fini della sua configurabilità, che la condotta tenuta dall'agente sia idonea a pregiudicare concretamente i beni giuridici tutelati dalla norma, ossia la libera concorrenza e l'interesse pubblico al libero "gioco" della maggiorazione delle offerte, a garanzia degli interessi economici della pubblica amministrazione. Non è sufficiente la mera idoneità astratta della condotta a influenzare l'andamento della gara, essendo necessario che essa abbia effettivamente turbato il regolare svolgimento della procedura, anche solo in modo mediato e potenziale, senza che sia necessario l'effettivo prodursi di un danno. Pertanto, la semplice presentazione di un'offerta inesistente o la comunicazione dell'assenza di altre offerte, pur potendo astrattamente incidere sulla gara, non integrano il reato se non è dimostrato che tali condotte abbiano concretamente pregiudicato i beni giuridici tutelati dalla norma, alterando il meccanismo della concorrenza e della maggiorazione delle offerte. Analogamente, il reato di corruzione (artt. 319, 319-bis, 321 c.p.) presuppone l'accertamento di un effettivo sinallagma corruttivo, ossia di un accordo finalizzato al compimento di atti contrari ai doveri d'ufficio, a vantaggio del privato corruttore, e non è sufficiente la mera prova di contatti e di modifiche statutarie, se non è dimostrato che queste ultime siano state realizzate in esecuzione di un patto illecito e abbiano concretamente pregiudicato gli interessi pubblici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSTANZO Angelo - Presidente

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

Dott. TRIPICCIONE Debora - Consigliere

Dott. RICCIO Stefani - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la sentenza della Corte di appello di Roma del 11/11/2020;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Stefania Riccio;
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. CIMMINO Alessandro, che,ha concluso per il rigetto dei ricorsi;
letta la memoria depositata dall'avv. Arturo Sal…

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