Cassazione penale Sez. I sentenza n. 419 del 10 gennaio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:419PEN

Massima

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Il provvedimento disciplinare irrogato all'interno dell'istituto penitenziario è legittimo qualora sia rispettato il principio del contraddittorio e del diritto di difesa del detenuto, il quale ha l'onere di eccepire tempestivamente l'inadeguatezza del termine intercorrente tra la contestazione dell'addebito e la successiva udienza dinnanzi al Consiglio di disciplina, al fine di poter predisporre la propria difesa. Pertanto, il detenuto che, dopo la contestazione dell'addebito, si allontani dal luogo in cui essa è avvenuta, implicitamente rinuncia alla possibilità di conoscere la data di celebrazione del Consiglio di disciplina e di potersi dolere della mancata attribuzione di un tempo sufficiente per l'elaborazione delle proprie difese. Inoltre, il controllo di legittimità del provvedimento del Tribunale di sorveglianza in sede di reclamo ex art. 35-bis ord. pen. è limitato alla sola violazione di legge, essendo escluso il sindacato sui vizi di motivazione, salvo il caso di motivazione inesistente o meramente apparente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TARDIO Angela - Presidente

Dott. TALERICO Palma - rel. Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesco - Consigliere

Dott. TOSCANI Eva - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 14/10/2020 del TRIB. SORVEGLIANZA di TORINO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa TALERICO PALMA;
lette le conclusioni del P.G., D.ssa GUERRA Mariaemanuela, che ha chiesto l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 14 ottobre 2020, il Tribunale di sorveglianza di Torino respingeva il reclamo proposto, nell'interesse di (OMISSIS), avverso il provvedimento emesso dal Magistrato di …

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