Cassazione penale Sez. I sentenza n. 43090 del 21 ottobre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:43090PEN

Massima

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Il pericolo concreto ed attuale di reiterazione di gravi reati contro la persona, tale da giustificare l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, può essere desunto dalla modalità di esecuzione del reato, caratterizzata da un impeto aggressivo e violento, nonché dalla personalità dell'indagato, incline a regolare con la forza le questioni e le contrapposizioni della vita di relazione, come dimostrato da precedenti giudiziari per reati della stessa indole. In tali casi, la misura degli arresti domiciliari, anche se coniugata all'apposizione del braccialetto elettronico, può risultare inidonea ad escludere il pericolo di reiterazione della condotta delittuosa, in ragione dell'accertata incapacità dell'indagato di frenare i propri impulsi violenti, come evidenziato dalla condotta post-factum di ritorno sulla scena del crimine, senza alcun segno di rimorso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TARDIO Angela - Presidente

Dott. FIORDALISI Domenic - rel. Consigliere

Dott. BIANCHI Michele - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 28/02/2019 del TRIB. LIBERTA' di CATANIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere DOMENICO FIORDALISI;
sentite le conclusioni del PG PAOLO CANEVELLI;
Il PG chiede il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) ricorre avverso l'ordinanza del 28/02/2019 del Tribunale di Catania, che ha rigettato la richiesta di riesame presentata ex articolo 309 …

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