Cassazione penale Sez. II sentenza n. 12849 del 20 marzo 2018

ECLI:IT:CASS:2018:12849PEN

Massima

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Il termine per la proposizione dell'istanza di rescissione del giudicato ex art. 625-ter c.p.p. decorre dalla data in cui l'interessato ha avuto conoscenza del procedimento a suo carico, e non dalla data di rilascio delle copie degli atti processuali da parte della Procura della Repubblica. Pertanto, il ricorso proposto oltre il termine di trenta giorni dalla notifica dell'ordine di esecuzione della pena è inammissibile. La mancata previsione nell'ordine di esecuzione dell'avviso circa i rimedi esperibili non determina l'illegittimità costituzionale dell'art. 656 c.p.p., in assenza di una compiuta e specifica argomentazione in tal senso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - rel. Consigliere

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. DE SANTIS ((omissis)) - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 03/07/2017 del TRIBUNALE di SANTA MARIA CAPUA
VETERE;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. UGO DE CRESCIENZO;
lette le conclusioni del PG Dr. ((omissis)), che ha concluso per la dichiarazione di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
In data 3.5.2017 (OMISSIS) depositava presso la cancelleria del Tribunale di ((omissis)) istanza, personalmente redatta, volta ad ottenere la rimessione nei termi…

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