Il reato di lesioni personali è configurabile anche in assenza di una patologia permanente, essendo sufficiente la prova di un'alterazione anatomica non irrilevante, accertata attraverso il referto medico e la compatibilità delle lesioni con la dinamica del fatto, come attestato dalle dichiarazioni della persona offesa e dei testimoni oculari. L'elemento soggettivo del dolo generico, consistente nella consapevolezza che la propria azione possa provocare danni fisici alla vittima, è ravvisabile anche in caso di condizioni di dipendenza da sostanze, salvo che queste non abbiano determinato una patologia psichica cronica e ineliminabile, tale da escludere l'imputabilità. Il giudice, pertanto, non è tenuto a disporre una perizia per accertare l'imputabilità dell'imputato, qualora la documentazione medica prodotta non evidenzi una simile condizione di incapacità. La valutazione della necessità di disporre indagini tecniche specifiche, come la perizia, rientra nella discrezionalità del giudice, il cui convincimento in merito non è sindacabile in sede di legittimità, purché sorretto da una motivazione immune da vizi logici.