Cassazione penale Sez. V sentenza n. 26368 del 21 settembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:26368PEN

Massima

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Il reato di associazione di tipo mafioso si configura quando un sodalizio criminale presenta una struttura organizzativa stabile e gerarchica, dotata di un metodo mafioso idoneo a creare una condizione di assoggettamento e omertà nel territorio di riferimento, attraverso l'intimidazione e la forza di coercizione derivante dalla consorteria. Ai fini della configurabilità del reato, non è necessaria la prova di una formale affiliazione o della commissione di specifici reati-scopo, essendo sufficiente l'accertamento di una stabile e organica compenetrazione del soggetto nel tessuto organizzativo del sodalizio, desumibile da una pluralità di elementi indiziari gravi, precisi e concordanti, quali i ruoli e le funzioni svolte, i rapporti con i vertici, la disponibilità di armi, le attività illecite perpetrate, le modalità di finanziamento e di ripartizione dei proventi, nonché il controllo del territorio. Analogamente, il reato di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti si configura quando emerge l'esistenza di una struttura organizzativa, anche rudimentale, finalizzata in modo stabile e duraturo alla commissione di una serie indeterminata di delitti di spaccio, con la predisposizione di mezzi e la ripartizione di ruoli tra i partecipi, a prescindere dalla prova della commissione di singoli episodi di cessione. La sussistenza delle esigenze cautelari e l'adeguatezza della custodia in carcere, per i reati di cui agli articoli 416-bis c.p. e 74 d.P.R. n. 309/1990, sono presuntivamente integrate, salvo prova contraria, in ragione della particolare pericolosità sociale connessa alla partecipazione a tali sodalizi criminali, senza che il decorso del tempo, in assenza di elementi che dimostrino la rescissione dei legami con l'organizzazione, possa elidere tale presunzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. SCARLINI Enrico V.S. - Consigliere

Dott. BELMONTE Maria Teresa - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 06/03/2020 del Tribunale della liberta' di Lecce;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere GIUSEPPE RICCARDI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Lignola Ferdinando, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore, Avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo
l'accoglimento del ricorso.
RITE…

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