Cassazione penale Sez. II sentenza n. 41992 del 17 novembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:41992PEN

Massima

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Il reato di estorsione si configura quando la condotta dell'agente, pur incidendo sulla libertà morale della vittima, abbia anche un contenuto patrimoniale, come l'imposizione di un servizio di trasporto contro la volontà della persona offesa. Ai fini della sussistenza della rapina, la minaccia può essere anche implicita ed indiretta, purché sia idonea a incutere timore e coartare la volontà del soggetto passivo, in relazione alle circostanze concrete, alla personalità dell'agente, alle condizioni soggettive della vittima e alle condizioni ambientali in cui questa opera. L'aggravante delle persone riunite nella rapina ricorre quando vi sia l'effettiva simultanea presenza di almeno due compartecipi nel luogo e nel momento del fatto, pur se la violenza sia posta in essere da uno soltanto di essi, in quanto la presenza dell'altro può essere interpretata come rafforzamento dell'azione delittuosa. Ai fini dell'applicazione dell'attenuante del danno di speciale tenuità nel delitto di rapina, non è sufficiente che il bene mobile sottratto sia di modestissimo valore economico, ma occorre valutare anche gli effetti dannosi connessi alla lesione della persona contro la quale è stata esercitata la violenza o la minaccia, attesa la natura plurioffensiva del reato. La recidiva può essere ritenuta in presenza di precedenti penali che esprimano una continuità delinquenziale e un maggior disvalore, mentre le attenuanti generiche possono essere concesse in considerazione del buon comportamento processuale dell'imputato e del suo percorso di reinserimento sociale, anche ai fini della determinazione della pena base.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppino - Presidente

Dott. DE SANTIS ((omissis)) - Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - rel. Consigliere

Dott. PERROTTI Massimo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 04/10/2019 della CORTE APPELLO di TORINO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ARIOLLI GIOVANNI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore MANUALI VALENTINA che ha concluso per l'inammissibilita' di entrambi i ricorsi.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) e (OMISSIS) ricorrono per cassazione per l'annullamento…

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