ECLI:IT:CASS:2002:31009PEN
Il tribunale di Palermo, con sentenza in data 10.5.2001, dichiarava C. A., colpevole del reato di cui agli artt. 81.1 e 595 c.p., per avere offeso l'onore e la reputazione di C. A. e M. F., dinanzi alla Commissione Parlamentare dell'Assemblea Regionale Siciliana di inchiesta e vigilanza sul fenomeno della mafia, affermando che gli stessi avevano fatto parte di un comitato di affari che aveva dominato nella provincia di Messina e gestito un enorme afflusso di finanziamenti pubblici; riferendo, poi, di una vicenda di sospetti acquisti di terreni, da parte di una società della quale aveva motivo di ritenere che vi facesse parte anche il M.; rendendo, più in generale, dichiarazioni dalle quali si ricavava il coinvolgimento del C. e del M., nel circuito della illecita gestione degli appalti.
L'imputato, previa concessione delle attenuanti generiche, ritenute equivalenti alla contestata aggravante, veniva condannato alla pena di lire 2.000.000 di multa. Risarcimento dei…
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