Cassazione penale Sez. II sentenza n. 23363 del 10 giugno 2011

ECLI:IT:CASS:2011:23363PEN

Massima

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Il sequestro di persona a scopo di estorsione di cui all'art. 630 c.p. è un reato plurioffensivo che sussiste quando ricorrono i due elementi della privazione della libertà personale e della finalità di ottenere un profitto ingiusto come prezzo della liberazione, a prescindere dall'esistenza di un precedente rapporto tra sequestratore e vittima. L'ingiustizia del profitto richiesto si configura anche quando la somma pretesa per la liberazione dell'ostaggio è sproporzionata rispetto all'investimento effettuato dal sequestratore in un affare comune con la vittima, e quando il sequestratore non ha la possibilità giuridica di agire per le vie legali nei confronti della vittima per ottenere il rimborso di tale investimento. La concessione delle attenuanti generiche è rimessa alla discrezionalità del giudice, il quale deve motivare il diniego sulla base di elementi concreti che escludano la sussistenza di fattori positivi idonei a giustificare una riduzione di pena. Il giudice di merito ha il potere di accertare in concreto l'esistenza o meno di un unico disegno criminoso tra più reati, e il suo apprezzamento in tal senso è sindacabile in sede di legittimità solo in presenza di vizi logici o giuridici evidenti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. BRONZINI Giuseppe - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Avv. Pecorella Gaetano difensore di Bo. Fi. nato a (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte d'Assise d'appello di Milano, sezione 1 penale, in data 4.3.2010;

Sentita la relazione della causa fatta, in pubblica udienza, dal Consigliere Dr. Mirella Cervadoro.

Udita la requisitoria del sostituto Procuratore Generale, nella persona del Dr. Aurelio Galasso, il quale ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.

Udito il difensore della parte civile Ro. Si. …

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