Consiglio di Stato sentenza n. 6496 del 2003

ECLI:IT:CDS:2003:6496SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di demolizione di una costruzione edilizia illegittima può essere annullato dal giudice amministrativo qualora risulti che la costruzione sia stata realizzata in conformità alle norme urbanistiche vigenti al momento della sua edificazione, anche se successivamente intervenute modifiche normative che ne abbiano determinato l'illegittimità. In tali casi, il principio di tutela dell'affidamento del privato nella legittimità del proprio agire, fondato sulla buona fede e sulla ragionevole convinzione di conformità alle prescrizioni di legge, prevale sull'interesse pubblico alla rimozione dell'abuso, imponendo all'amministrazione di astenersi dall'adottare provvedimenti demolitivi. Il giudice amministrativo, nel valutare la legittimità del provvedimento di demolizione, deve pertanto accertare la sussistenza di tale affidamento del privato, verificando la conformità della costruzione alla normativa urbanistica vigente al momento della sua realizzazione, nonché la buona fede del proprietario nell'aver edificato in assenza di qualsivoglia consapevolezza dell'illiceità del proprio operato. Solo in presenza di tali presupposti, il principio di tutela dell'affidamento può trovare applicazione, imponendo all'amministrazione di rinunciare all'esercizio del potere di autotutela demolitoria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA N.6496/03REG.DEC.
   IN NOME DEL POPOLO ITALIANO N.  8256  REG.RIC.
Il  Consiglio  di  Stato  in  sede  giurisdizionale,  Sezione quinta          ANNO  1997
ha pronunciato la seguente
DECISIONE
sul ricorso in appello n. 8256/1997 proposto dal Comune di Terni, in persona del sindaco, professor Gianfranco Cianno rappresentato e difeso dall'avv. Alessandro Alessandro ed elettivamente domiciliato presso la Segreteria del Consiglio di Stato in Roma, piazza Capo di Ferrro 13
CONTRO
Polveroni Giancarlo, raprpesentato e difeso dall'avv. Romolo Persiani ed elettivamente domiciliato nello studio di questi in Roma via Toscana n. 10,
per l'annullamento e la riforma
della sentenza n. 195 del 9 maggio 1997 del tribunale amministrativo regionale per l'Umbria.
Visto il ricorso in appello con i relativi allegati;
Visto l'atto di costituzione in giudizio dell'appellato;
Viste le memorie prodotte dalle parti …

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