Il provvedimento di sospensione dell'esecuzione, adottato dal giudice dell'esecuzione nell'ambito di un'opposizione agli atti esecutivi ai sensi degli artt. 615, 617 e 619 c.p.c., e l'ordinanza emessa in sede di reclamo che abbia confermato o revocato tale sospensione, non sono suscettibili di impugnazione mediante ricorso per cassazione ai sensi dell'art. 111 Cost., in quanto si tratta di provvedimenti non definitivi e privi di contenuto decisorio, essendo volti esclusivamente a valutare la sussistenza delle condizioni per l'adozione di un provvedimento di carattere cautelare, senza statuire sul diritto di procedere in executivis e/o sulla regolarità di singoli atti della procedura esecutiva. Tali provvedimenti, infatti, sono soggetti al rimedio del reclamo cautelare di cui all'art. 669-terdecies c.p.c. e possono essere ridiscussi nell'ambito del giudizio di opposizione all'esecuzione. Il ricorso per cassazione avverso tali provvedimenti è, pertanto, inammissibile.