Cassazione penale Sez. V sentenza n. 32794 del 26 luglio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:32794PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il comportamento violento e minaccioso della parte lesa, anche se provocato da una presunta aggressione sessuale, non giustifica l'uso sproporzionato della forza da parte dell'imputata, la quale non può invocare la scriminante della legittima difesa quando le sue reazioni eccedono la necessità di respingere l'offesa. La credibilità della parte lesa, pur con alcune contraddizioni nel suo racconto, è corroborata da elementi oggettivi, come le lesioni riportate e i danni materiali riscontrati sul luogo dei fatti, che confermano la sua versione dei fatti. Pertanto, l'imputata deve essere ritenuta responsabile dei reati di lesioni personali e minaccia grave, in quanto il suo comportamento, seppur provocato, è risultato eccessivo e sproporzionato rispetto alla situazione concreta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. PALLA Stefa - rel. Consigliere

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 354/2010 CORTE APPELLO di GENOVA, del 23/05/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 03/07/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. STEFANO PALLA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. MURA Antonio che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

FATTO E DIRITTO

(OMISSIS) ricorre avverso la sentenza 23.5.12 della Corte di appello d…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.