Cassazione penale Sez. V sentenza n. 9618 del 13 marzo 2012

ECLI:IT:CASS:2012:9618PEN

Massima

La partecipazione alla rissa, ai fini della configurabilità del reato di cui all'art. 588 c.p., non richiede l'accertamento di un iniziale ruolo attivo o passivo dei singoli contendenti, essendo sufficiente che nel corso dello scontro tutti i partecipanti abbiano assunto un ruolo di aggrediti e aggressori, animati da reciproca volontà di sopraffazione e ritorsione, senza manifestare alcuna volontà di abbandonare la contesa, rendendo necessario l'intervento coercitivo delle forze dell'ordine per separarli. Pertanto, la condotta violenta del singolo partecipante, che non si sia limitato a schivare e parare la violenza altrui ma abbia assunto iniziative offensive animate dall'intento di rivalsa, integra il reato di rissa, a prescindere dalla dinamica iniziale dello scontro.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. BEVERE Anton - rel. Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo G. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la senten2a n. 139/2010 CORTE APPELLO di CAMPOBASSO, del 18/11/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 10/11/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO BEVERE;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Izzo Gioacchino che ha concluso per l'inammissibilita';

udito il difensore avv. …

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