Cassazione penale Sez. V sentenza n. 39820 del 25 settembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:39820PEN

Massima

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Il reato di atti persecutori (stalking) si configura quando la condotta reiterata di minaccia e molestia nei confronti della vittima è tale da cagionare in essa un perdurante e grave stato di ansia o di paura, ovvero da ingenerare un fondato timore per la propria incolumità, costringendola ad alterare le proprie abitudini di vita. A tal fine, il giudice deve valutare la gravità e la persistenza delle condotte, il concreto pregiudizio subito dalla vittima e l'incidenza negativa sulla sua serenità e normale stile di vita, anche in assenza di una brutale aggressione fisica. Le dichiarazioni della persona offesa, se ritenute credibili e attendibili, possono da sole fondare l'affermazione di responsabilità dell'imputato, senza necessità di ulteriori riscontri, purché la motivazione sia adeguata e non presenti vizi logici. L'esclusione delle circostanze attenuanti generiche deve essere sorretta da una congrua e specifica motivazione che evidenzi gli elementi ostativi, senza che ciò comporti l'obbligo di confutare analiticamente tutti gli argomenti addotti a sostegno della loro concessione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DUBOLINO Pietro - Presidente

Dott. PEZZULLO Rosa - rel. Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. POSITANO Gabriele - Consigliere

Dott. LIGNOLA Ferdinando - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 474/2013 CORTE APPELLO di BARI, del 11/06/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 23/04/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. PEZZULLO ROSA;

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott. STABILE Carmine, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. La Corte d'Appello di Bari…

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