Cassazione penale Sez. V sentenza n. 654 del 10 gennaio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:654PEN

Massima

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Il reato di minacce sussiste quando le espressioni utilizzate, valutate nel contesto in cui sono state pronunciate, risultano oggettivamente idonee a suscitare nella persona offesa il timore di un male ingiusto e futuro, a prescindere dalla concreta possibilità di realizzazione della minaccia da parte dell'agente. Ai fini della configurabilità del reato, non è necessario che la persona offesa abbia effettivamente percepito le frasi come minacciose, essendo sufficiente che le stesse risultino oggettivamente idonee a incutere timore. Inoltre, la causa di non punibilità di cui all'art. 131-bis c.p. (particolare tenuità del fatto) non può essere riconosciuta quando le condotte contestate, pur non avendo carattere abituale, risultano comunque oggettivamente idonee a ledere in modo significativo la sfera personale della vittima, generando in essa un ragionevole timore per la propria incolumità. Infine, la condanna al risarcimento dei danni in favore della parte civile può essere pronunciata anche in assenza di una specifica allegazione da parte di quest'ultima, qualora il giudice ritenga che il fatto illecito abbia cagionato un danno di natura esistenziale, patrimoniale o non patrimoniale, sulla base degli elementi acquisiti nel processo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Presidente

Dott. PISTORELLI Luca - rel. Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. TUDINO Alessandrina - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 20/12/2018 del Tribunale di Benevento;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza impugnata il Tribunale di Benevento ha confermato, anche …

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