Tribunale Amministrativo Regionale Calabria - Catanzaro sentenza n. 2144 del 2019

ECLI:IT:TARCZ:2019:2144SENT

Massima

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Il provvedimento prefettizio di informazione interdittiva antimafia può essere legittimamente adottato quando emergano elementi concreti e attuali, anche di natura indiziaria, che lascino presumere il concreto pericolo di infiltrazione mafiosa nell'attività di impresa, in particolare in presenza di rapporti di parentela tra i titolari, soci o amministratori dell'impresa e soggetti affiliati, organici o contigui alle associazioni criminali, nonché di significativi rapporti commerciali con società già ritenute esposte al rischio di influenza criminale. In tali ipotesi, l'autorità amministrativa è tenuta a svolgere un'approfondita istruttoria per verificare la sussistenza di un quadro indiziario grave, preciso e concordante, atto a fondare una prognosi di permeabilità mafiosa dell'impresa, senza che sia necessario l'accertamento di una condotta penalmente rilevante in capo ai soggetti coinvolti. Il giudice amministrativo, nel sindacare la legittimità del provvedimento interdittivo, deve valutare la ragionevolezza e la proporzionalità della valutazione prognostica compiuta dall'autorità prefettizia sulla base degli elementi fattuali acquisiti, senza poter sostituire la propria valutazione a quella dell'amministrazione, purché questa sia adeguatamente motivata e non risulti arbitraria o irragionevole.

Sentenza completa

Pubblicato il 23/12/2019

N. 02144/2019 REG.PROV.COLL.

N. 00300/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 300 del 2018, proposto da
-OMISSIS-, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Ministero dell'Interno, in persona del Ministro in carica, Prefettura U.T.G. di Cosenza, in persona del Prefetto in carica, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato di Catanzaro, domiciliati presso gli uffici di questa, in Catanzaro, alla via G. da Fiore, n. 34;
Regione Calabria, non costituita in giudizio;

per l'annullamento

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