Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 16107 del 17 aprile 2023

ECLI:IT:CASS:2023:16107PEN

Massima

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Il falso commesso nell'istanza di ammissione al patrocinio a spese dello Stato, mediante l'indicazione di un reddito inferiore a quello effettivamente percepito, integra il reato di cui all'art. 95 del D.P.R. n. 115/2002, indipendentemente dall'effettiva sussistenza delle condizioni di reddito per l'ammissione al beneficio e dall'esito della domanda. La norma incriminatrice, richiamando espressamente l'art. 76 dello stesso decreto, impone l'obbligo di documentare o dichiarare il reddito risultante dall'ultima dichiarazione fiscale presentata, introducendo un dato di certezza e parità nel flusso degli adempimenti che gravano sul contribuente, al fine di impedire una scelta arbitraria del reddito da utilizzare per domandare il patrocinio a spese dello Stato. Pertanto, l'errore sulla norma integratrice del precetto penale, come quello commesso nella redazione dell'istanza, è inescusabile e non può escludere la responsabilità penale. Inoltre, il rigetto dell'istanza di ammissione al beneficio non è di per sé indice dell'inidoneità della condotta a ledere l'interesse tutelato dalla norma, in quanto l'ammissione non è elemento costitutivo ma circostanza aggravante del reato. Il diniego delle circostanze attenuanti generiche è adeguatamente motivato sulla base dello scarto tra l'importo accertato e quello dichiarato, soprattutto in presenza di una pena prossima al minimo edittale senza l'applicazione di una pena pecuniaria. Tuttavia, la sentenza deve essere annullata limitatamente alla mancata valutazione dell'applicabilità dell'istituto della particolare tenuità del fatto, di cui all'art. 131-bis c.p., essendo stata omessa la decisione su tale profilo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRANTI Donatella - Presidente

Dott. SERRAO Eugenia - rel. Consigliere

Dott. BELLINI Ugo - Consigliere

Dott. BRUNO Mariarosaria - Consigliere

Dott. RICCI Anna L.A. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 24/02/2020 della CORTE APPELLO di MESSINA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. EUGENIA SERRAO;
letta la requisitoria del Procuratore generale, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. La Corte di appello di Messina, con la sentenza indicata in epigrafe, riformandola parzialmente mediante concessione della …

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