Cassazione penale Sez. V sentenza n. 46342 del 16 dicembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:46342PEN

Massima

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Il giudice della prevenzione, nel valutare la sussistenza dei presupposti per l'applicazione di una misura di prevenzione personale, è tenuto a verificare la persistente pericolosità sociale del soggetto, individuando elementi ulteriori e diversi rispetto a quelli già esaminati in sede di cognizione, senza potersi limitare a una mera adesione alle valutazioni operate in sede penale. Pertanto, le dichiarazioni di collaboratori di giustizia, pur successive all'eventuale proscioglimento dell'interessato, non sono di per sé sufficienti a dimostrare la pericolosità attuale, qualora risultino generiche, contraddittorie e non pertinenti. Il sindacato di legittimità sulla motivazione del provvedimento di prevenzione è limitato alla verifica della mancanza o della mera apparenza della stessa, non potendosi sostituire la valutazione del giudice di merito con una diversa lettura delle risultanze istruttorie.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Magistrati:

Dott. AMBROSINI Giangiulio - Presidente

Dott. FERRUA Giuliana - Consigliere

Dott. FEDERICO Raffaello - Consigliere

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. DIDONE Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Procuratore Generale presso la Corte di appello di Catanzaro;

avverso l'ordinanza emessa il 18/1/08 dalla Corte di appello di Catanzaro;

nel procedimento a carico di:

MA. Al. nato il (OMESSO);

Visti gli atti, il provvedimento denunciato, il ricorso e la memoria difensiva;

Sentita la relazione fatta dal consigliere Dott. FERRUA Giuliana;

Letta la requisitoria del Procuratore Generale che ha concluso per il riget…

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