Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 10197 del 17 marzo 2021

ECLI:IT:CASS:2021:10197PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il comportamento gravemente colposo o doloso dell'interessato, idoneo a creare una situazione di allarme sociale e di doveroso intervento dell'autorità giudiziaria a tutela della comunità, ragionevolmente ritenuta in pericolo, costituisce causa ostativa al riconoscimento del diritto all'equa riparazione per ingiusta detenzione, anche qualora il soggetto sia stato successivamente assolto. Il giudice della riparazione, nel valutare la sussistenza di tale condizione preclusiva, può utilizzare non solo gli atti del processo penale di cognizione, ma anche elementi di prova fisiologicamente inutilizzabili in tale sede, purché idonei a configurare una situazione obiettiva di colpa grave, come comportamenti deontologicamente scorretti uniti ad altri indizi. La valutazione del giudice della riparazione deve essere effettuata ex ante, rapportandosi alla situazione esistente al momento dell'adozione o del mantenimento del provvedimento cautelare, senza che rilevi la successiva pronuncia assolutoria, essendo sufficiente l'antinomia strutturale tra custodia e assoluzione. Pertanto, il diritto all'indennizzo può essere escluso anche in assenza di un "errore giudiziario", qualora il soggetto abbia dato causa, per dolo o colpa grave, all'adozione della misura cautelare, in quanto altrimenti l'istituto perderebbe la sua funzione riparatoria e solidaristica.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MENICHETTI Carla - Presidente

Dott. SERRAO Eugenia - Consigliere

Dott. NARDIN Maura - Consigliere

Dott. TANGA Antonio L. - rel. Consigliere

Dott. CENCI Daniele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del giorno 11/03/2020, della Corte di Appello di Bologna;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere TANGA ((omissis));
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale DE MASELLIS Mariella, che ha concluso per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. In esecuzione dell'ordinanza emessa dal GIR del Tribunale di Bologna il 30/3/2011, (OMIS…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.