La massima giuridica che può essere estratta dalla sentenza è la seguente: Gli insediamenti turistico-alberghieri non rientrano nella categoria degli "interventi produttivi nel verde agricolo" di cui all'art. 22 della legge regionale siciliana n. 71/1978, per i quali è prevista la possibilità di derogare alle prescrizioni relative alle distanze dagli insediamenti abitativi e dalle opere pubbliche. Pertanto, un progetto di realizzazione di un complesso turistico-ricettivo in un'area destinata a verde agricolo, che non rispetti tali distanze minime, non può essere ammesso ai benefici finanziari previsti, in quanto non conforme agli strumenti urbanistici vigenti e, dunque, privo dei requisiti di ammissibilità stabiliti dalla normativa di riferimento. Il contenuto del provvedimento di esclusione dalla graduatoria dei progetti ammissibili al finanziamento non avrebbe potuto essere diverso, in ragione della natura vincolata del provvedimento, sicché l'eventuale omissione del contraddittorio endoprocedimentale non determina l'annullabilità dell'atto. Inoltre, il vizio di disparità di trattamento non può essere dedotto quando si rivendichi l'applicazione in proprio favore di posizioni giuridiche riconosciute ad altri soggetti in modo illegittimo.