Cassazione penale Sez. II sentenza n. 12754 del 29 marzo 2011

ECLI:IT:CASS:2011:12754PEN

Massima

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La presentazione di dichiarazioni o documenti falsi o attestanti cose non vere, finalizzata all'ottenimento indebito di benefici pubblici, integra il reato di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato di cui all'art. 316-ter c.p. e non il reato di truffa aggravata di cui all'art. 640-bis c.p., salvo che la condotta non presenti un quid pluris che la qualifichi come artificio o raggiro idoneo a indurre in errore il soggetto erogatore. Pertanto, la mera presentazione di un'autocertificazione inveritiera, pur integrando la fattispecie di cui all'art. 316-ter c.p., non costituisce di per sé artificio o raggiro ai fini della truffa aggravata, essendo necessario un comportamento ulteriore che caratterizzi la condotta come fraudolenta. In tali casi, la condotta va ricondotta nell'ambito applicativo dell'art. 316-ter c.p., che ha carattere residuale e complementare rispetto alla truffa aggravata, sanzionando le ipotesi in cui manchi l'induzione in errore o la natura fraudolenta della condotta. Pertanto, il giudice è tenuto a valutare, caso per caso, se la presentazione di dichiarazioni o documenti falsi integri gli estremi dell'artificio o raggiro previsti dalla fattispecie di truffa aggravata ovvero ricada nell'ambito applicativo dell'art. 316-ter c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIRENA ((omissis)) - Presidente

Dott. NUZZO Laurenza - Consigliere

Dott. FIANDANESE Franco - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

ZA. DE. nata il (OMESSO);

avverso la sentenza del 04/02/2010 della Corte di Appello di Napoli;

Visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita la relazione fatta dal Consigliere dott. Geppino Rago;

udito il Procuratore Generale in persona del dott. ((omissis)) che ha concluso per il rigetto;

udito, per la parte civile, l'avv.to ((omissis)) che ha concluso per il rigetto;

udito il…

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