Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 9672 del 2004

ECLI:IT:TARLAZ:2004:9672SENT

Massima

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Il silenzio serbato dalla pubblica amministrazione in merito a un'istanza presentata dal privato cittadino, in violazione dell'obbligo di provvedere espressamente entro il termine di legge, integra un comportamento omissivo illegittimo, che legittima il ricorso del privato all'istituto del commissario ad acta, nominato dal giudice amministrativo al fine di dare esecuzione all'obbligo di provvedere inadempiuto dalla P.A. entro un termine perentorio. Tale rimedio, previsto dall'art. 21-bis della legge n. 1034 del 1971, introdotto dalla legge n. 205 del 2000, costituisce uno strumento di tutela effettiva del cittadino avverso l'inerzia della pubblica amministrazione, volta a garantire il rispetto del principio di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa di cui all'art. 97 della Costituzione. Il giudice amministrativo, nell'esercizio dei propri poteri di cognizione e decisione, è pertanto tenuto a verificare la sussistenza dei presupposti di legge per la nomina del commissario ad acta, al fine di assicurare l'adozione del provvedimento richiesto dal privato e il ripristino della legalità violata dal silenzio serbato dalla P.A. Ciò al fine di evitare che l'inerzia amministrativa si traduca in una lesione del diritto del cittadino a una risposta espressa e motivata, in ossequio ai principi di trasparenza e buon andamento che devono informare l'azione della pubblica amministrazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE PER IL LAZIO Sezione Seconda ha pronunciato la seguente S E N T E N Z A sul ricorso n. 9642/2003 proposto da Dell'((omissis)), rappresentato e difeso dagli avv.ti ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)) e presso quest’ultimo elettivamente domiciliato in Roma alla Via Otranto n. 18; C O N T R O l'Autorità per le Garanzie nelle Telecomunicazioni, rappresentata e difesa dall'Avvocatura Generale dello Stato presso i cui uffici è domiciliata ex lege in Roma, Via dei Portoghesi, n. 12; per l'annullamento del silenzio rifiuto opposto dall'Autorità intimata in merito all'atto di diffida notificato in data 15.5.2003 e relativo alla revisione dell'inquadramento originario del ricorrente ai fini giuridici e stipendiali in ragione dell'attribuzione da parte del Ministero delle Comunicazioni nei suoi confronti a far data dal 1.1.2000 del…

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