La revoca della patente di guida, adottata dalla Prefettura ai sensi dell'art. 120 del Codice della Strada, rientra nella giurisdizione del giudice ordinario, in osservanza degli ordinari criteri di riparto, in quanto controversia relativa a diritti soggettivi. Il Tribunale Amministrativo Regionale, pertanto, non è competente a conoscere di tali controversie, le quali devono essere proseguite innanzi al giudice ordinario mediante riassunzione della causa nel termine di tre mesi dal passaggio in giudicato della sentenza di inammissibilità per difetto di giurisdizione. Il principio di diritto affermato dalla sentenza è che le controversie relative alla revoca della patente di guida, adottata dalla Prefettura ai sensi dell'art. 120 del Codice della Strada, rientrano nella giurisdizione del giudice ordinario, in quanto attinenti a diritti soggettivi, e non in quella del giudice amministrativo. Ciò comporta l'inammissibilità del ricorso proposto innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale per difetto di giurisdizione, con la conseguente necessità di riassumere la causa innanzi al giudice ordinario nel termine di tre mesi dal passaggio in giudicato della sentenza. La sentenza sottolinea come tale principio sia ormai consolidato nella giurisprudenza della Sezione, la quale ha più volte declinato la propria giurisdizione a favore di quella del giudice ordinario in cause analoghe.