Cassazione penale Sez. V sentenza n. 1192 del 13 gennaio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:1192PEN

Massima

L'attestazione di conformità all'originale apposta da un privato su una copia di un atto privato, pur costituendo un falso in scrittura privata, non integra il reato di cui agli artt. 478 e 482 c.p. (falsità materiale commessa dal privato in atti pubblici), in quanto tale attestazione è estranea all'esplicazione di un potere di autenticazione di un pubblico ufficiale e la copia prodotta in giudizio possiede esclusivamente l'efficacia probatoria della scrittura privata di cui costituisce riproduzione. Pertanto, il fatto deve essere qualificato ai sensi dell'art. 485 c.p. (falsità in scrittura privata), reato ormai depenalizzato, comportando l'annullamento senza rinvio della sentenza di condanna per insussistenza del fatto come reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - rel. Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 08/11/2019 della CORTE APPELLO di POTENZA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere IRENE SCORDAMAGLIA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. DI LEO Giovanni, che ha concluso chiedendo.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS), imputato del delitto di cui agli articoli 478 e 482 c.p., per avere depositato la copia di un atto privato, relativo al prospetto de…

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