Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 44847 del 9 novembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:44847PEN

Massima

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Il mancato rispetto del diritto del difensore di ottenere copia degli atti di indagine depositati ai sensi dell'art. 398 comma 3-bis c.p.p. in sede di incidente probatorio, pur costituendo una violazione di legge, non determina di per sé l'inutilizzabilità delle prove testimoniali così acquisite, in assenza di una specifica previsione di nullità. Tuttavia, tale violazione può comportare l'annullamento della sentenza di condanna qualora sia dimostrato che essa abbia concretamente pregiudicato il diritto di difesa dell'imputato, impedendogli di svolgere un'adeguata attività difensiva in relazione a tali atti. Pertanto, il giudice di legittimità è tenuto a valutare, caso per caso, se la mancata concessione della copia degli atti abbia effettivamente inciso sulla possibilità per la difesa di svolgere un'adeguata attività difensiva, e quindi sulla correttezza del processo e sulla validità della sentenza di condanna. L'errore di diritto commesso dal giudice di legittimità nel non aver adeguatamente valutato tale profilo non è censurabile attraverso il ricorso straordinario ex art. 625-bis c.p.p., essendo tale rimedio limitato ai soli errori di fatto, e non estensibile agli errori di interpretazione o applicazione della legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROMIS Vincenzo - Presidente

Dott. BLAIOTTA ((omissis)) - Consigliere

Dott. MENICHETTI Carla - Consigliere

Dott. PICCIALLI Patrizia - rel. Consigliere

Dott. PEZZELLA Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 41959/2013 CORTE DI CASSAZIONE di ROMA, del 12/03/2014;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PATRIZIA PICCIALLI;
sentite le conclusioni del PG Dott. VIOLA ((omissis)) che ha concluso per il rigetto del ricorso;
Udito il difensore Avv. (OMISSIS) del foro di Roma che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
La 3 Sezione penale di questa Corte, con la sentenza indicata in epigrafe, rigettava…

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