Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza n. 2911 del 2021

ECLI:IT:TARSA:2021:2911SENT

Massima

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Il fatto illecito dell'occupazione sine titulo di un terreno e la realizzazione su tale bene di un'opera pubblica, senza aver emanato un provvedimento di dichiarazione della pubblica utilità o un provvedimento di espropriazione entro il termine di validità della dichiarazione di pubblica utilità oppure senza aver stipulato il contratto di cessione volontaria, non costituisce un titolo di trasferimento della proprietà, ma un illecito permanente, che può essere sanato o con l'emanazione del provvedimento di acquisizione sanante ex art. 42 bis DPR n. 327/2001 oppure con la restituzione ai proprietari dei beni illecitamente occupati nel loro stato originario. L'occupazione e la trasformazione di un fondo non seguita dalla tempestiva adozione del provvedimento di esproprio si sostanzia in un'attività illecita, insuscettibile di produrre effetti acquisitivi della proprietà e, viceversa, fonte dell'obbligo per la pubblica Amministrazione di restituire il bene e risarcire i proprietari interessati per il danno sofferto. L'istituto dell'usucapione non è idoneo a paralizzare la domanda di risarcimento del danno per occupazione abusiva di immobile che, nella insussistenza di un provvedimento di esproprio, merita accoglimento; l'eccezione di usucapione non può essere accolta in quanto l'occupazione di un fondo sine titulo da parte della Pubblica amministrazione e conseguente trasformazione da parte della stessa di un bene privato, integrando un illecito permanente, non è utile ai fini dell'usucapione atteso che diversamente si rischierebbe di reintrodurre nell'ordinamento interno forme di espropriazione indiretta o larvata. L'art. 42 bis, d. P. R. n. 327/2001 costituisce l'unico strumento previsto dall'ordinamento per la regolarizzazione dell'utilizzo di beni privati detenuti senza titolo dall'Amministrazione per scopi di interesse pubblico; si tratta di un istituto che assolve alla funzione di ricondurre a legalità le situazioni connotate dall'utilizzazione, da parte della P.A., del bene immobile di un privato per scopi di interesse generale, modificato in assenza di un valido ed efficace provvedimento di esproprio o dichiarativo della pubblica utilità, costituendo un procedimento ablatorio sui generis, caratterizzato da una precisa base legale e da peculiari ed autonomi presupposti, il cui scopo non è quello di sanatoria di un precedente illecito perpetrato dall'Amministrazione, bensì quello autonomo, rispetto alle ragioni che hanno ispirato la pregressa occupazione contra ius, consistente nella soddisfazione delle attuali ed eccezionali ragioni di interesse pubblico che giustificano l'acquisizione del bene utilizzato al patrimonio indisponibile in funzione del mantenimento dell'opera pubblica realizzata sine titulo.

Sentenza completa

Pubblicato il 27/12/2021

N. 02911/2021 REG.PROV.COLL.

N. 00134/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso, numero di registro generale 134 del 2018, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
Umberto Salvioli e Annunziato Salvioli, rappresentati e difesi dagli Avv. Daniela Brienza e Paolo Manilia, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto, in Salerno, al Largo San Tommaso d’Aquino, 3, presso la Segreteria del T. A. R. Salerno;

contro

Comune di San Rufo, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall’Avv. Nicola Senatore, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto, in Salerno, al Corso Vittorio Emanuele, 74; …

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