Cassazione penale Sez. II sentenza n. 22237 del 8 giugno 2012

ECLI:IT:CASS:2012:22237PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la fondatezza di un ricorso avverso una sentenza di condanna, è tenuto a verificare la congruità e la logicità della motivazione adottata dal giudice di merito in ordine all'accertamento dei fatti e all'applicazione della legge penale, senza poter sindacare le valutazioni di fatto compiute dal giudice di appello, salvo che non siano affette da vizi logici o da travisamento della prova. In particolare, il giudice di legittimità non può sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito in ordine all'attendibilità delle dichiarazioni testimoniali, alla ricostruzione degli orari e delle distanze, nonché all'esito delle operazioni di identificazione fotografica e di riconoscimento personale, purché la motivazione su tali aspetti sia adeguata e coerente. Inoltre, il giudice di legittimità non può censurare la determinazione della pena inflitta dal giudice di merito, se questa risulta congruamente motivata sulla base dei criteri di cui all'art. 133 c.p. Pertanto, il ricorso per cassazione avverso la sentenza di condanna può essere respinto qualora la motivazione della sentenza impugnata risulti immune da vizi logici o da travisamento della prova, e la determinazione della pena sia adeguatamente giustificata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASUCCI Giuliano - Presidente

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - rel. Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 7900/2010 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 26/01/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 25/05/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALBERTO MACCHIA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)) che ha concluso per la inammissibilita' del ricorso;

Udito il difensore avv. (OMISSIS) che ha concl…

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