La realizzazione di opere edilizie in assenza di autorizzazione paesaggistica su beni vincolati per provvedimento amministrativo integra la fattispecie contravvenzionale di cui all'art. 181, comma 1, del Codice dei beni culturali e del paesaggio, a prescindere dall'entità dell'aumento volumetrico, in seguito alla declaratoria di illegittimità costituzionale della più grave ipotesi delittuosa prevista dal comma 1-bis della medesima disposizione. Tuttavia, il reato si estingue per prescrizione, decorsi i termini massimi previsti per la contravvenzione, tenuto conto delle cause di sospensione e interruzione, anche ove la sentenza di condanna sia stata pronunciata successivamente. Il giudice, pertanto, deve annullare senza rinvio la sentenza impugnata, dichiarando l'estinzione del reato per prescrizione, in applicazione del principio di diritto enunciato dalla Corte di Cassazione a seguito della pronuncia della Corte Costituzionale che ha ridefinito l'ambito applicativo della fattispecie incriminatrice.