Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 11064 del 2008

ECLI:IT:TARLAZ:2008:11064SENT

Massima

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La revoca di una concessione amministrativa per sopravvenuti motivi di interesse pubblico, disposta con legge provvedimento, non costituisce violazione dei principi costituzionali relativi alla tutela della proprietà privata, della libertà di iniziativa economica e del giusto procedimento, in quanto rientra nel potere discrezionale del legislatore di ridefinire l'assetto di interessi pubblici e privati, purché nel rispetto del principio di ragionevolezza e di parità di trattamento. La mancata previsione di un indennizzo a favore del concessionario non è di per sé in contrasto con la Costituzione, atteso che il diritto del concessionario nasce condizionato dall'interesse pubblico inerente alla destinazione e alla natura del bene e dell'attività oggetto della concessione. La definizione dei rapporti economici conseguenti alla revoca della concessione è demandata alle norme di cui al R.D. n. 350/1995, senza che ciò comporti violazione dell'art. 81 Cost. in materia di copertura finanziaria, in quanto il vincolo di destinazione delle somme previste dalla legge si impone anche alla successiva legge finanziaria. L'annullamento dei provvedimenti attuativi della revoca non è suscettibile di apportare alcuna utilità al concessionario, il quale si trova nella situazione di un occupante di fatto privo di tutela possessoria nei confronti della pubblica amministrazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE DEL LAZIO
SEZIONE III
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sui ricorsi nn. 10223/1995 e 14764/1999 proposti dalla srl Ad. COSTRUZIONI, in persona del legale rappresentante pro-tempore, rappresentata e difesa:
I) per il ricorso n.10223/1995 dagli avv.ti Ma. Bu., Gu. Fr. Ro. e Gi. Pi. Pa. ed elettivamente domiciliata presso lo studio dell'avv. Ro. in Ro., via Co. n. (...);
II) per il ricorso n.14764/1999 dagli avv.ti Gi. Gr., Ma. Bu. e Lu. Pi. ed elettivamente domiciliata presso lo studio dell'avv. Gi. Gr. in Ro., Via Sa. Ca. da Si. n. (...);
CONTRO:
1) il comune di Ma., in persona del Sindaco pro-tempore, rappresentato e difeso dall'avv. Cl. Ne. presso il cui studio in Ro., Viale Gi. Ce. n. (...), è elettivamente domiciliato;
2) il Ministero dei Lavori Pubblici, in persona del Ministro pro-tempore, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Generale d…

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