Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 6886 del 2011

ECLI:IT:TARLAZ:2011:6886SENT

Massima

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La revoca di una concessione di occupazione di suolo pubblico, adottata in regime di autotutela dalla pubblica amministrazione, è illegittima qualora non sia preceduta dalla comunicazione di avvio del procedimento e non tenga conto della proroga tacita della concessione stessa, prevista da un precedente provvedimento amministrativo. Infatti, trattandosi di un provvedimento di natura discrezionale, l'omissione della comunicazione di avvio del procedimento determina l'invalidità del provvedimento di revoca, a meno che non emerga in giudizio che il contenuto del provvedimento non avrebbe potuto essere diverso da quello effettivamente adottato. Inoltre, la revoca deve essere motivata in relazione alla sopravvenienza di nuovi motivi di interesse pubblico, con l'individuazione di un'area alternativa per l'attività oggetto della concessione revocata, in mancanza della quale la revoca è illegittima.

Sentenza completa

N. 00883/2011
REG.RIC.

N. 06886/2011 REG.PROV.COLL.

N. 00883/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 883 del 2011, proposto da:
Valentino Panizza, rappresentato e difeso dall'avv. Gianfranco Di Meglio, con domicilio eletto presso lo studio dello stesso, in Roma, via Innocenzo XI n. 8;

contro

Roma Capitale, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avv. Alessandro Rizzo, con domicilio eletto presso gli uffici dell’Avvocatura comunale, in Roma, via del Tempio di Giove n. 21;

per l'annullamento

- della determinazione dirigenziale di Roma Capitale n. 2353 del 18 novembre 2010, con cui viene disposta la revoca, in regime di autotutela, della concessione di occup…

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