Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Bari sentenza n. 352 del 2017

ECLI:IT:TARBA:2017:352SENT

Massima

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Il diniego di rinnovo dell'autorizzazione al porto d'armi per difesa personale deve essere adeguatamente motivato, valutando in concreto le circostanze personali e ambientali del richiedente, senza limitarsi a considerazioni di carattere generale sulla necessità di limitare la diffusione delle armi. L'Autorità competente deve accertare se i fatti pregressi e le condizioni del territorio in cui il richiedente si muove per ragioni di lavoro e di residenza, integrano le circostanze concrete che giustificano il bisogno di circolare armato, derogando al generale divieto di cui all'art. 699 c.p. Pertanto, il mero riferimento a una politica restrittiva generale sulla concessione delle licenze di porto d'armi, senza una specifica valutazione della situazione del richiedente, non è sufficiente a motivare il diniego, il quale deve dare conto delle ragioni per cui, nonostante i precedenti rinnovi, le condizioni personali e ambientali del richiedente non integrano più il "dimostrato bisogno" di circolare armato ai fini della difesa personale. Inoltre, il fatto che il richiedente abbia subito in passato solo reati contro il patrimonio, non esclude di per sé il pericolo di azioni violente da parte di malintenzionati, né il rischio connesso agli spostamenti notturni o diurni in zone ad alto tasso di criminalità e prive di adeguati presidi di sicurezza pubblica. Infine, il possibile futuro abuso dell'arma da parte di altri titolari di licenze non può essere addotto a giustificazione del diniego, dovendo la valutazione riguardare esclusivamente la condotta e l'affidabilità del singolo richiedente.

Sentenza completa

Pubblicato il 06/04/2017

N. 00352/2017 REG.PROV.COLL.

N. 00087/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 87 del 2016, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
-OMISSIS-, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis))ò, con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. ((omissis)), in Bari, piazza Garibaldi, n. 49;

contro

Ministero dell'Interno, U.T.G. - Prefettura di Foggia, Ministero della Difesa, Comando Generale Arma Carabinieri, Comando Provinciale Arma Carabinieri - Foggia, rappresentati e difesi per legge dall'Avvocatura distrettuale dello Stato di Bari, presso la quale sono domiciliati in Bari, via Melo, n. 97;
Questura di Foggia, non costituita in giudizio;

per …

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