Cassazione penale Sez. I sentenza n. 28137 del 20 luglio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:28137PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il riconoscimento della continuazione tra reati, anche in sede di esecuzione, richiede una approfondita verifica della sussistenza di concreti indicatori, quali l'omogeneità delle violazioni e del bene protetto, la contiguità spazio-temporale, le singole causali, le modalità della condotta, la sistematicità e le abitudini programmate di vita, nonché l'accertamento che, al momento della commissione del primo reato, i successivi fossero stati programmati almeno nelle loro linee essenziali. Non è sufficiente, a tal fine, valorizzare la presenza di taluni di tali indici se i successivi reati risultino comunque frutto di determinazione estemporanea. In particolare, in tema di associazione mafiosa, la commissione di omicidi non rientra automaticamente nel generico programma della "societas sceleris", né i diversi fatti di sangue possono considerarsi sempre "esecuzione" del delitto di cui all'art. 416-bis c.p., essendo necessario verificare che tali reati siano stati programmati al momento in cui il partecipe si è determinato a fare ingresso nel sodalizio. Il riconoscimento della continuazione tra il reato associativo e i reati-fine non può pertanto fondarsi sulla mera appartenenza del reo all'associazione criminosa, ma richiede l'accertamento che i reati-fine siano stati ideati nelle loro linee essenziali al momento dell'affiliazione, non essendo sufficiente la mera strumentalità di tali reati al rafforzamento dell'operatività del sodalizio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IASILLO Adriano - Presidente

Dott. BIANCHI Michele - Consigliere

Dott. BINENTI Roberto - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

Dott. GUERRIERI M. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 11/11/2020 della CORTE ASSISE APPELLO di BARI;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Guerra Mariaemanuela;
lette le conclusioni del Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza in data 11.11.2020 la Corte di assise di appello di Bari - in funzione di giudice dell'esecuzione - rigettava la …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.