Il provvedimento di diniego definitivo adottato dal Comune di Polignano a Mare nei confronti della SCIA presentata dalla società Inedil s.r.l. per l'allestimento di un locale commerciale no food all'interno di un immobile di sua proprietà è legittimo, in quanto l'intervento richiesto risulta in contrasto con la destinazione d'uso prevista dagli atti di pianificazione urbanistica e dalle convenzioni urbanistiche stipulate tra le parti. Nello specifico, la documentazione agli atti dimostra che il piano terra dell'immobile in questione era destinato, in base agli strumenti urbanistici e ai titoli edilizi rilasciati, esclusivamente all'insediamento di esercizi di vicinato, con superficie massima di 250 mq ciascuno, e non anche di una media struttura di vendita come invece richiesto dalla società Inedil. Pertanto, l'Amministrazione comunale, nel negare l'assenso alla SCIA presentata, non ha violato il principio di affidamento, in quanto la società non poteva nutrire alcuna aspettativa legittima sull'assentibilità dell'intervento, essendo questo in contrasto con la pianificazione urbanistica e gli atti convenzionali vigenti. Inoltre, la mancata prova del nesso di causalità tra il ritardo dell'Amministrazione nell'adottare il provvedimento finale e i danni lamentati dalla società ricorrente, esclude la possibilità di riconoscere un risarcimento ai sensi dell'art. 2-bis, comma 1, della legge n. 241/1990, in quanto i pregiudizi economici denunciati derivano da scelte imprenditoriali della società, estranee all'azione amministrativa.