Cassazione penale Sez. II sentenza n. 22998 del 28 maggio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:22998PEN

Massima

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Il giudice, nel valutare la compatibilità dello stato di salute dell'imputato con il regime carcerario ai fini della sostituzione della misura cautelare, è tenuto a motivare compiutamente le ragioni per le quali non ritiene di condividere le conclusioni del perito, il quale, dopo aver sottoposto a visita l'indagato, abbia accertato la compatibilità dello stato di salute con la detenzione in carcere. In assenza di una motivazione adeguata che dia conto delle specifiche ragioni per le quali il giudice non ritiene di fare proprie le valutazioni medico-legali formulate dal perito, il provvedimento di rigetto della richiesta di sostituzione della misura cautelare è legittimo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. VERGA Giovan - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 738/2012 TRIB. LIBERTA' di LECCE, del 21/09/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIOVANNA VERGA;

sentite le conclusioni del PG Dott. STABILE Carmine che ha chiesto il rigetto del ricorso.

MOTIVI DELLA DECISIONE

Con ordinanza in data 21 settembre 2012 il Tribunale del Riesame di Lecce rigettava l'appello proposto da (OMISSIS) avverso l'ordinanza emessa dalla Corte di A…

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