Cassazione penale Sez. V sentenza n. 33321 del 27 agosto 2007

ECLI:IT:CASS:2007:33321PEN

Massima

La partecipazione ad una rissa, con conseguenti lesioni a terzi, costituisce un'ipotesi aggravata di reato, soggetta al giudizio di comparazione tra circostanze attenuanti e aggravanti previsto dall'articolo 69 del codice penale. Pertanto, l'applicazione di una pena detentiva concordata tra le parti, in presenza di circostanze attenuanti ritenute prevalenti, è illegittima, in quanto la sanzione detentiva prevista per il reato base di rissa, di cui all'articolo 588, comma 1, del codice penale, dovrebbe essere irrogata anche in caso di circostanze attenuanti. L'accordo tra le parti sulla pena, in tali casi, è viziato e comporta l'annullamento della decisione, con rinvio al giudice competente per il nuovo esame.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE ((omissis)) - Presidente

Dott. COLONNESE Andrea - Consigliere

Dott. FEDERICO Raffaello - Consigliere

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. DI TOMASSI ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PUBBLICO MINISTERO PRESSO TRIBUNALE di GROSSETO;

nei confronti di:

1) NI. Dr., N. IL (OMESSO);

2) CO. Av., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 27/04/2006 TRIBUNALE di GROSSETO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. COLONNESE Andrea; lette le conclusioni del P.G. Dott. MARTUSCIELLO Vito, che ha chiesto l'annullamento della sentenza e la trasmissione degli atti al…

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