Consiglio di Stato sentenza n. 1612 del 2023

ECLI:IT:CDS:2023:1612SENT

Massima

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Il Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale, afferma che la dichiarazione di sopravvenuta carenza di interesse da parte dell'appellante determina l'improcedibilità dell'appello, ai sensi dell'art. 35, comma 1, lett. c), del codice del processo amministrativo, con conseguente compensazione delle spese di giudizio tra le parti, in ragione dell'esito della controversia. Tale principio trova applicazione nei casi in cui l'appellante, intervenuto ad adiuvandum nel giudizio di primo grado in qualità di cessionario del credito derivante dall'appalto, manifesti la sopravvenuta mancanza di interesse alla definizione del giudizio, determinando così l'impossibilità di proseguire l'impugnazione. La declaratoria di improcedibilità dell'appello per sopravvenuta carenza di interesse tutela il principio di economia processuale, evitando l'inutile prosecuzione di un giudizio privo di utilità per la parte appellante, e garantisce il rispetto del principio di ragionevole durata del processo, sancito dall'art. 111 della Costituzione e dall'art. 6 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali. La compensazione delle spese di giudizio, in tale ipotesi, rappresenta un corollario del principio di soccombenza virtuale, in quanto l'esito del giudizio, determinato dalla sopravvenuta carenza di interesse dell'appellante, non consente di individuare una parte effettivamente soccombente.

Sentenza completa

Pubblicato il 16/02/2023

N. 01612/2023REG.PROV.COLL.

N. 06585/2021 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Settima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso in appello iscritto al numero di registro generale 6585 del 2021, proposto dalla Clintex s.r.l., in persona dell’amministratore unico e legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall’avvocato ((omissis)), con domicilio digitale p.e.c. in registri di giustizia;

contro

Ministero dell’istruzione, in persona del ministro
pro tempore
, rappresentato e difeso per legge dall’Avvocatura generale dello Stato, presso i cui uffici è domiciliato in Roma, via dei Portoghesi 12;

nei confronti

Consorzio Nazionale Servizi Società Cooperativa a r.l., curatela del fallimento del Consorzio stabile Miles Servizi Integ…

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