La decadenza dell'aggiudicazione di una concessione per la gestione di impianti sportivi comunali, disposta a seguito del mancato adempimento da parte del concessionario degli obblighi di presentazione della garanzia definitiva e della documentazione inerente al finanziamento dell'opera, è legittima anche qualora il concessionario lamenti il venir meno dell'originario equilibrio economico-finanziario dell'intervento a causa di fatti non riconducibili alla sua sfera di controllo, come il peggioramento delle condizioni degli impianti per atti vandalici e furti. In tali casi, il concessionario ha diritto di chiedere la revisione del piano economico-finanziario e del cronoprogramma ai sensi dell'art. 182, comma 3, del d.lgs. n. 50/2016, ma non può rifiutarsi di sottoscrivere il contratto di concessione, essendo tenuto a produrre la documentazione richiesta dall'amministrazione ai fini della stipula. La mancata produzione di tale documentazione, nonostante i reiterati solleciti, legittima la pronuncia della decadenza dell'aggiudicazione, senza che rilevi l'omessa comunicazione di avvio del relativo procedimento, atteso che il concessionario ha comunque potuto partecipare al procedimento in ragione della prolungata corrispondenza intercorsa con l'amministrazione. La domanda risarcitoria avanzata dall'amministrazione nei confronti del concessionario a titolo di responsabilità precontrattuale, imperniata sulla violazione di obblighi di buona fede e correttezza e sull'assenza di un provvedimento da caducare, rientra nella giurisdizione del giudice ordinario.