Cassazione penale Sez. V sentenza n. 17977 del 19 aprile 2013

ECLI:IT:CASS:2013:17977PEN

Massima

Il reato di diffamazione a mezzo stampa può essere integrato anche in assenza di indicazione nominativa del soggetto la cui reputazione è lesa, purché lo stesso sia comunque individuabile, anche solo da parte di un numero limitato di persone. Tuttavia, perché possa ritenersi sussistente il reato, è necessario che l'accusa generica sia riferibile in modo certo e inequivocabile al soggetto che si assume diffamato, non essendo sufficiente che la stessa possa astrattamente riguardare una più ampia categoria di persone di cui il soggetto faccia parte. I danni eventualmente arrecati dalle dichiarazioni diffamatorie possono comunque formare oggetto di un'azione risarcitoria di tipo civilistico.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. FUMO Maurizi - rel. Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS) nei confronti di:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 3716/2008 CORTE APPELLO di FIRENZE, del 11/05/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 21/02/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MAURIZIO FUMO;

udito il PG in persona del sost.proc.gen. Dott. O. Cedrangolo, che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso,

udito il difensore della parte civile, avv. (OMISSIS), che…

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